Concorso _ Ipes Bolzano _ Edificio 11 piani in legno

LUOGO: Bolzano (BO) _ zona Prati di Gries
TIPO: Residenziale _ Edilizia Sociale
STATUS: Concorso di Progettazione
ANNO: Febbraio - Giugno 2020
BANDITORE: Istituto per l'Edilizia Sociale della Provincia Autonoma di Bolzano

PROGETTO: MFa _ Mauro Frate architetti
TEAM: arch. Mauro Frate, con arch. Francesca Riva e arch. Nicola Rossi

STRUTTURE: Ergodomus Timber Engineering, Pergine Valsugana (TN)
IMPIANTI: ing. Alessandro Bacciconi, Verona (VR)
ENERGY ENGENEERING: arch. Giuseppe Ottaviani Verona (VR)
FIRE SAFETY ENGINEERING: ing. Enrico Pellizzaro Levico Terme (TN)


PROGETTARE CON IL CLIMA
Il futuro delle città dipende dalla nostra capacità di favorirne l’adattamento ai grandi cambiamenti in atto. Questi risultano ormai profondamente intrecciati tra di loro in una sorta di matassa inestricabile: la crisi ambientale effetto della riduzione delle risorse, il cambiamento climatico, la crisi economica e sociale nei paesi cresciuti sul welfare trovano complessivamente rappresentazione nella crisi dello spazio urbano, che le manifesta ma anche le alimenta. Non è chiaramente possibile inferire in maniera incisiva su queste grandi questioni, ma abbiamo la possibilità di inferire profondamente sulla realtà dello spazio urbano, con politiche e progetti. È necessario farlo manifestando capacità di interpretare sensibilmente i contesti spaziali, sociali, microeconomici, ambientali, entro cui collocare i progetti. È fondamentale agire simultaneamente su differenti piani a differenti scale.

I consumi energetici legati all’edilizia civile sono tra i più significativi, affrontare la questione non può essere affidato alle sole scelte afferenti alle soluzioni impiantistiche. Si tratta di assumere Il sole, il vento, l’acqua come fattori di forma determinanti: l’assetto della stereometria complessiva del progetto va sollecitata, fin dalle fasi iniziali e, quando necessario, provvedere alla modifica delle soluzioni architettoniche in funzione della ricerca della migliore prestazione del manufatto. Non si tratta però di assolvere ad una operazione ragioneristica intorno alle prestazioni, va ricercata piuttosto l'adeguatezza, l'appropriatezza delle tecnologie. Spesso vi è un vuoto tra gli obiettivi che generalmente ci si propone nella realizzazione di un manufatto complesso come un edificio (minimizzazione dei costi di produzione, massimizzazione della produttività) e le esigenze reali delle città e delle loro popolazioni; il riconoscimento di questa divergenza, tra le esigenze di sviluppo economico e sociale di un territorio e le esigenze di razionalità economica e organizzativa ha portato a definire il concetto di appropriatezza della tecnologia.

La ricerca di appropriatezza di questo progetto muove dalla consapevolezza che oggi l’edilizia industrializzata di tipo aperto può essere una risposta ad una domanda di edifici a costi convenienti e con tempi di realizzazione ridotti, ma con prestazioni elevate, dal comfort acustico a quello termico, e con costi di gestione contenuti. Allo stesso tempo l'utilizzo della prefabbricazione può essere anche uno stimolo all'innovazione tecnologica, estremamente urgente e salutare per il mondo delle costruzioni.